We Are Football – Recensione

PC

Il dominio incontrastato di Football Manager nel campo dei gestionali calcistici vede sfidare il suo primato: We Are Football si preannuncia come ruggente competitor, ma ahimè, finisce per giocare in un campionato di seconda categoria.

Sviluppatore / Publisher: Winning Streak Games / THQ Nordic Prezzo: 34,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Locale PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam)

Negli ultimi anni, nel ricevere e recensire gli annuali capitoli di Football Manager, sottolineavo in più di un’occasione come Sports Interactive stesse giocando una partita in un terreno dove non c’erano avversari. Con buona pace di Championship Manager, parentesi durata troppo poco, bisogna però ammettere che capitolo dopo capitolo Football Manager non è mai rimasto seduto sugli allori e Sports Interactive ha sempre perfezionato il suo titolo di punta, ma sapete com’è: la concorrenza sana porta sempre a riconsiderazioni del proprio prodotto e potenziali miglioramenti.




Quindi dopo anni di dominio incontrastato, arriva We Are Football, dalla mente di Gerald Köhler, game designer non nuovo al genere dei gestionali calcistici, e con il supporto di THQ Nordic. Quest’ultimo publisher, da quando ha attuato la sua rifondazione, sta cercando di piazzare sul mercato un’offera diversificata di titoli, così da sondare il terreno e la risposta degli utenti. Dunque arriviamo alla fatidica domanda: questo We Are Football, com’è?

NO MARTINI, NO PARTY

Nonostante le diverse ore di gioco e un giorno in più a scadenza embargo stampa per pensarci, non credo di essere riuscito a inquadrare per bene il titolo, dunque concedetemi un po’ di pazienza mentre cerco di spiegare l’arcano. Il titolo è un gestionale calcistico, e fin qui siamo tutti d’accordo, ma che tipo di gioco e di sfida promette a noi giocatori? Questo è il primo punto avvolto nebbia. Come facilmente potrete immaginare, We Are Football non ha nessuna licenza ufficiale, anche se è evidente a quale club reale si ispirano le squadre di cui prenderemo le redini: l’A.S. Roma, sarà semplicemente Roma, la Juventus sarà Torino come il Milan sarà Milano e via di questo passo. Diversamente, i giocatori saranno generati casualmente dall’editor, e non necessariamente ispirati a controparti reali: dietro a un improbabile Manuel Calavera non ci sarà nascosto nessun Cristiano Ronaldo.

we are football recensione

Anche senza licenze, la memoria storica delle squadra è rispettata e potremmo visitare il museo per osservarne i traguardi raggiunti con coppe e simili.

Questo potrebbe essere un ostacolo non da poco per chi cerca concretamente un titolo che sia fruibile nella funzione simulativa quanto Football Manager. La stessa cosa si ripropone nella squadra riserve, nella primavera e in tutto lo staff della dirigenza. Insomma, prendendo una squadra in gestione, passeranno diverse ore e diverse partite di campionato prima di ricordarci che Ugo Belusi è il nostro bomber di razza. Alla stregua di tanti altri titoli gestionali per dispositivi mobile, gestire solo la prima squadra di un fantomatico team X, sarebbe stato più facile, ma quando ci ritroviamo un totale di circa 50 giocatori, tra titolari, panchinari, riserve e giovani da gestire, dovrete giocare necessariamente segnarvi su un foglio tutte le caratteristiche e abilità di ogni giocatore.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Ci sono le squadre professioniste femminili / Leggero e divertente / Lo skill tree dei giocatori è una buona trovata.

Contro

  • Molto confusionario / Mancano tutte le licenze / La rievocazione anni '90 non piacerà a tutti.
6.3

Sufficiente

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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